Erano le 10.40 (ora italiana) del 12 novembre 2003 quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale nella città di Nassiriya in Iraq.
La presidiavano i carabinieri. La deflagrazione della bomba a bordo del mezzo guidato da due uomini fece saltare in aria il deposito munizioni riducendo la base militare in uno scheletro di cemento.
«Vogliamo ricordare i 19 italiani che morirono nel vile attacco di 21 anni fa – sottolinea la sindaca Lidia Reale – fra i quali 12 carabinieri, 5 militari e 2 civili. Tutta la comunità di Basiglio manifesta oggi la sua vicinanza alle famiglie e al loro dolore. Un particolare ringraziamento a tutti quei carabinieri, militari e civili volontari che sono portatori di pace in zone di guerra. È la strada tracciata storicamente dall’Italia e non bisogna abbandonarla, affinché altri possano seguirne l’esempio».