– Il problema della ex discarica all’interno del Parco Sud, nella zona di Milano 3 City è una delle priorità dell’amministrazione comunale guidata da Lidia Reale. «Lo abbiamo detto più volte, ribadito nel programma elettorale – evidenzia la sindaca – e precisato nelle linee programmatiche. Una difficile questione che abbiamo ereditato perché l’amministrazione di quegli anni non è intervenuta con la bonifica, come avevano invece fatto gli altri due Comuni che conferivano i rifiuti urbani in questa area sul nostro territorio. Chi oggi afferma che il problema risale al 2018 ha evidentemente la memoria corta e cerca di sviare le responsabilità su chi ha deciso di non fare nulla quando invece era possibile».

Quando sono emerse le prime fumarole, l’amministrazione comunale ha incaricato una società specializzata affinché eseguisse degli “assaggi” del materiale sotterrato, rilevando delle irregolarità e la necessità di pianificare un intervento di bonifica. Essendo però l’area privata, il Comune non ha titolo per intervenire se non a rischio di un intervento a gamba tesa della Corte dei Conti, che potrebbe condannare tecnici e amministratori per danno erariale.

«Ci siamo confrontati con un legale esperto della materia e gli uffici hanno fatto tutte le verifiche necessarie – spiega l’assessore all’ambiente, Alberto Cervi – precisando che non possiamo in alcun modo, al momento, fare interventi, nemmeno un’indagine ambientale e chimica sul materiale sepolto. Però siamo pronti con un piano preciso da almeno un anno. È nostra intenzione incaricare una società specializzata che possa fare i campionamenti necessari e mettere nero su bianco cosa occorre fare». E aggiunge: «Stupisce come le Gev di Città Metropolitana minimizzino la cosa proponendo una semplice camionata di terra, quando è dal 1980 che sono tenuti a vigilare in quel luogo. E non è certo coprendo che si risolve il problema».

La discarica, infatti, è tutt’altro che inerte e a nulla sono valse le richieste fatte, anche in tempi recenti, ai proprietari e ai familiari di chi gestiva la discarica negli anni Ottanta. «Essendo una discarica orfana – spiega l’assessore Cervi – abbiamo intenzione di chiedere i finanziamenti necessari a Regione Lombardia. Però prima, attraverso uno studio ambientale, abbiamo la necessità di capire a cosa ci troviamo di fronte». La sindaca Lidia Reale e l’assessore Alberto Cervi andranno, infatti, presto in Regione per confrontarsi con l’assessore regionale Gianluca Comazzi e verificare insieme come procedere.

Sorprendono le affermazioni diffuse oggi dell’ex consigliere regionale del M5S, Gregorio Mammì. «L’ex amministratore pubblico – evidenzia l’assessore Cervi – dà un’immagine distorta e populista degli sforzi che il Comune sta facendo. Se si fosse informato, avrebbe sicuramente saputo che la questione rientra tra le nostre priorità e ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile per risolverla. Stupisce, piuttosto, che si sia limitato a fare una semplice interrogazione, senza attivare, già negli anni scorsi, delle azioni concrete da parte di Regione Lombardia a sostegno del Comune».